PUNTO DEL PROGRAMMA
Acqua pubblica e gestione idrica, mappatura del territorio, dissesto urbano, rifiuti
Nell’Irpinia delle sorgenti, una sorta di grande acquedotto naturale, l’acqua dovrebbe essere un patrimonio comune addirittura scontato. In fin dei conti, basta aprire un rubinetto per averne.
Ma non è così la popolazione grottese è stanca dei continui disagi e disservizi: emergenze continue d’estate e d’inverno causate da una rete idrica fatiscente e obsoleta.
Pertanto la sostituzione della rete colabrodo è la priorità che perseguiremo con l’Alto Calore Servizi o chi per esso e poi con l’incentivazione del risparmio idrico volto all’ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa, monitorando la qualità delle acque, la sorveglianza ed efficienza del sistema di depurazione delle stesse. Nello specifico si intende operare:
Mappatura della rete idrica e fognaria, con precisi riferimenti all’età della rete nelle varie aree;
Valutazione problematiche della rete idrica e fognaria;
Rendere l’acqua pubblica più sicura dai nostri rubinetti con analisi periodiche messe a disposizione sul sito web per trasparenza;
Promuovere l’ottima qualità dell’acqua dell’acquedotto (compreso il sistema delle fontane cittadine) e contemporaneamente contribuire alla riduzione dei rifiuti da imballaggio, al fine di riaffermare il valore pubblico dell’acqua;
Monitoraggio per la mancanza di un depuratore, vedere ritardi, responsabilità, competenze e un resoconto immediato dei danni fin qui subiti dal territorio, come priorità immediata.
AREE PERIFERICHE
Oltre a riqualificarle c’è necessita di ricollocare al centro dell’impegno pubblico e privato le Aree Periferiche, individuando una strategia che possa interessare sia le politiche ordinarie che quelle aggiuntive. Bisogna quindi lanciare un’azione “innovativa” con l’obbiettivo di una forte coesione territoriale, lavorando con lo strumento della co-progettazione e partendo da numerose esperienze esistenti
Si procederà con un piano strategico amministrativo, quale forma di tutela del territorio e della sicurezza degli abitanti, promuovendo le diversità naturali e culturali, sfruttando positivamente la presenza di popolazione diversificata (giovani-vecchi; residenti fissi-temporanei).
Poi con una pianificazione ordinaria e straordinaria di interventi per assicurare alle aree periferiche i servizi essenziali e le infrastrutture connesse allo sviluppo delle stesse;