PUNTO DEL PROGRAMMA
La salute, la sanità e la sicurezza
Le comunità hanno bisogni di prevenzione e di cultura della salute, oltre che di servizi territoriali accessibili e di profilo evoluto. Per questo le comunità devono reclamare che le istituzioni sanitarie si organizzino conformandosi alle esigenze dei cittadini e non viceversa. I poteri locali devono avere un occhio particolare ai compiti della medicina del territorio, dove i bisogni principali si esprimono, occupandosi della popolazione anziana e dei bambini, degli adulti e della prevenzione delle malattie nei luoghi di lavoro, in campagna e nelle aziende produttive.
Salute e sicurezza
Il piano di riorganizzazione dell’ASL Avellino ha scontentato un pò tutti non solo per il numero esiguo di presidi sul territorio a confronto della Provincia di Benevento, con una popolazione inferiore alla nostra, ma anche per la loro dislocazione. Non ha rispettato alcuni requisiti come la centralità rispetto all’area da servire, la facile accessibilità e il buon collegamento con i mezzi pubblici.
Comunque il Governo va avanti da solo anche dopo la mancata intesa con la Regione Campania e dà il via libera ai nuovi standard per la sanità territoriale. Per la prima volta vengono definiti degli standard che dovranno essere rispettati in ogni regione. Il perno del sistema sarà il Distretto sanitario al cui interno rivestirà un ruolo fondamentale la Casa della Comunità dove i cittadini potranno trovare assistenza h24 ogni giorno della settimana. Rimangono in piedi gli studi dei medici di famiglia (definiti spoke delle Case della Comunità) che saranno collegati in rete per garantire aperture h12 sei giorni su sette.
All’interno del Distretto vi saranno poi gli Ospedali di Comunità con un forte assistenza infermieristica e saranno decisivi ad esempio per la presa in carico dei pazienti nelle fasi post ricovero ospedaliero o in tutti quei casi dove c’è bisogno di una particolare assistenza vicino al domicilio del paziente. Nel nuovo sistema un forte ruolo rivestiranno gli infermieri di famiglia che saranno impiegati in molte delle nuove strutture definite dal decreto.
A coordinare i vari servizi presenti nel Distretto vi saranno poi le Centrali operative territoriali e forte impulso verrà dato al numero di assistenza territoriale europeo 116117 che i cittadini potranno chiamare per richiedere tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale. Vengono poi fissati gli standard per l’assistenza domiciliare e viene definito l’utilizzo dei servizi di Telemedicina.
Con le Associazione presenti sul territorio di concerto con L’ASL attiveremo iniziative per la prevenzione e per la tutela della salute della popolazione attraverso corsi di pronto soccorso e la promozione dell’esercizio fisico e della corretta alimentazione con percorsi di salute mirati e momenti di ristoro, monitorati costantemente dagli operatori sanitari coinvolti nel progetto.
Iniziando con il progetto per l’educazione alimentare e l’educazione alla salute in collaborazione con i referenti delle scuole presenti sul territorio. Infatti nell’eccesso di cibo e nella vita sedentaria risiedono molte cause delle malattie del benessere.
Rivedere e aggiornare il piano comunale di protezione civile
Il piano comunale di protezione civile rappresenta un obbligo per il nostro comune e serve a fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio.
Il nostro territorio ricade in un’area soggetta a rischi in particolare ai terremoti, pertanto bisogna pianificare per predisporre e coordinare gli interventi di soccorso, quindi essendo uno strumento dinamico va aggiornato.